Origine del nome
La ricerca delle denominazioni originarie delle Città e dei Paesi offre quasi sempre delle spiegazioni curiose.
Diverse sono le versioni che si danno della toponomastica loggese.
Una prima versione che, pur non essendo fondata su documenti storici, è riportata da molte persone intervistate e risulta comunque la più suggestiva, si basa sulla funzione svolta anticamente dal paese. La Loggia, grazie alla sua posizione geografica alle porte di Torino, costituiva una via obbligata di transito per coloro che provenivano dal Marchesato di Saluzzo o dalla Liguria e quindi il nome della Loggia deriverebbe da Alog ovvero "alloggio" o dal gallico Logis.
Anche se non più usati, gli stallaggi sono rimasti nei ricordi e avvalarono l'ipotesi che i carrettieri provenienti dal sud trovassero in "Carinianum" (l'odierno Carignano) e nelle cascine di Loggia un alloggio ove dormire e far riposare i cavalli, per ripartire poi il giorno dopo alla volta di Torino. E' curioso come i motivi che secondo appassionati ricercatori loggesi sono la causa dell'origine del nome siano rintracciabili oggi nei tratti distintivi di La Loggia forniti dai suoi stessi abitanti ("città dormitorio"), come se fin dalla nascita il paese portasse con sè un codice genetico che lo predispone ad essere un luogo di transito o di riposo: La Loggia come luogo in cui si arriva da altrove diretti verso l'altrove.
Una seconda ipotesi afferma che nel XIV secolo, poco oltre l'attraversamento del torrente Chisola, esistevano alcune cascine in cui si allevava principalmente del pollame. Situata un pò distante dalle altre ve ne era una caratterizzata da una loggia che la attraversava in tutta la facciata, per cui i viandanti indicavano il gruppo di case che si presentava loro lungo il cammino con "quelle della loggia".
La versione più accreditata attribuisce l'origine del nome loggese alla "loggia" che si trova sulla torretta del Castello Galli, costruzione imponente dei primi del XIV secolo, proprietà dei Provana, Signori di Carignano. E' perciò probabile che tale "loggia" venisse a significare tutto il castello, e con esso i territori sotto la sua giurisdizione: la località d'la logia, appunto.
Il corpo di guardia del castello provvedeva anche a rendere sicuro l'attraversamento dell'Oitana ai viandanti che si dirigevano verso la città. Ovviamente chi attraversava il ponte sorvegliato doveva pagare un dazio, la gabana.
Queste congetture sul nome di La Loggia ne fanno comunque risalire l'origine a tempi molto antichi e il sottosuolo loggese probabilmente cela tracce di avvenimenti ormai remoti.
Fino a duecento anni or sono La Loggia era infatti soltanto una località, un insieme di frazioni prive di capoluogo, un'area i cui confini si identificavano con i possedimenti terrieri dei signori. Il termine dell'epoca feudale non è però sufficiente a rendere indipendente il territorio loggese: esso viene spartito fra Carignano e Moncalieri, i due comuni più vicini che erano stati eletti a città fin dal XVII secolo.
Le stesse origini del paese sembrano determinarne il destino: il nome di La Loggia identifica un luogo fin dal XIV secolo, ma la città è stata per molto tempo una semplice espressione geografica e ha dovuto spendere più di quattrocento anni per trovare una propria indipendenza territoriale.
Tratto da AA.VV. - "Tra le anse del grande fiume" - Editore "Il Segnalibro".